sabato 18 febbraio 2012

E' primavera a Brisbane!

Partiti i nostri, si ritorna a Brisbane: e nel frattempo e' scoppiata la primavera

Tutte le strade si tingono di viola mentre le Jacaranda sono in fiore
All'Universita' poi e' tempo dare una mano ad altri progetti, e cosi' via a prendere campioni attorno ad un lago artificiale che, secondo i calcoli, con le precipitazioni medie dei passati 10 anni avrebbe dovuto mettercene 7 a riempirsi. Con le piogge dell'anno scorso ci ha messo solo 7 giorni.





Ma primavera vuol anche dire il risveglio dei tanti animaletti che frequentano il campus:

... serpenti...
...iguane...

... o creature attive nel giardinaggio...

... anche s e a quanto pare il letargo  non e' ancora del tutto finito.
Primavera vuol dire anche un'altra cosa in Australia: che e' tempo di Melbourne Cup!!
Come da tradizione tutta la nazione si ferma a guardare (e a scommeterci sopra)  la gara piu' in dell'anno. E sempre per tradizione di devono indossare cappellini altrettanto "bizzarri" di quelli portati dalle signore d'alto rango alle corse :-)


E il nostro dipartimento non e' certo da meno...







L'aria attorno risveglia anche gli appetiti ed i progetti culinari si susseguono...



E con i primi caldi giunge il momento delle prime giornate in spiaggia!




La fame rimane comunque il filo conduttore di questa primavera...
 Altro evento! La regina Elisabetta viene a visitare Brisbane, -si suppone- per l'ultima volta (data che viene a visitarla di media una volta ogni 30 anni...)


E dall'Italia arriva Barnaba, ad iniziare la sua avventura australiana per il rinnovo del working Holiday Visa. Ovvero 88 giorni di fattoria e fatiche :-)  

PS: divertente il fatto che prima di partire, mentre si documentava un po' sull'Australia, senza conoscerci era incappato proprio nel nostro sito!


E quale posto migliore per cominciare se non la cara vecchia Amamoore creek?


Si torna a casa e si riprendono le forze in vista del gran salto: trasloco in una casa tutta per noi!

bibitoni dopanti ai frutti di bosco sono indispensabili in situazioni come queste...
 E arriva il gran giorno: una nostra amica ci presta il suo australianissimo Ute e via a spostare roba!



... i suoi hanno una fattoria in New South Wales...
 Si entra!

Cestino da pic nic: indispensabile per mangiare se non si ha ancora il tavolo...


Il frigo pone pero' un problema: non puo' essere ribaltato... E cosi, forti del fatto che la casa nuova e' a 100 metri dalla vecchia, decidiamo di usare i metodi tradizionali...



maledette Queenslander sopraelevate...
 Settimana dopo...


et voila!

venerdì 17 febbraio 2012

Sydney!!

La mattina sucessiva, dopo aver scaricato il camper, ci godiamo una bella doccia e un po' di riposo riagganciandosi con cio' che sia ha di piu' caro: la TV :-)


Ma e' tempo di mettersi in marcia: e mentre i due poveri designati si fanno 23 km nel traffico atraversando la citta' per riconsegnare il camper, gli altri si godono la pace della metropolitana



La metro sbuca fuori proprio davanti la city, incanalandosi nel ponte che domina la baia e regalando una vista sull'Opera House

...  o meglio, quel che si intravede dell'Opera House...

I nostri eroi si avventurano quindi con passo deciso per i meandri della piu' grande citta' sotto il 30o parallelo.

E ne approfittano per un sostanzioso brunch (ricordiamo gli altri 2 che nel frattempo si  stanno districando tra i quartieri della capitale con il cingolato di 8 metri)


Ma ecco lo spettacolo che si presenta appena camminando x le strade del centro. E dentro ognuno un po' si chiede dove esattamente si trovi:

Manhattan?

Staten Island?

Brooklling?


...Bronx?
 Non lo sappiamo. Ma di certo sappiamo che e' una citta' un po' strana...

Telefono pubblico?


Arriviamo al porto e ci vediamo il ponte di stamattina da un'altra angolatura...
  


... e a destra l'Opera House:





Gli interni...




Girando per i sotterranei dell'Opera notiamo due turisti giapponesi un po' a disagio:

...sara' che la faccia del vicino non sembra del tutto accomodante...

Ci inoltriamo per la city con grande uniformita' di stile...



"Specchi, Persone e Realta'"
La truppa comincia pero' ad accusare i primi segni della patologia altresi' nota come FdT (Fatica del Turista)



Decidiamo cosi' di recuperare in uno Starbucks..



...le facce attorno confermano che in effetti c'era bisogno di riposo...
... decisamente...
Si riprende


Arriviamo ai giardini botanici


E davanti scopriamo con grande orrore come hanno scritto il nome di uno dei piu' grandi artisti del Rinascimento:


Ma c'e' chi tra tanti pesciolini e fiori di lilla' e' preso da ben altro...


Le tenere creature dei giardini botanici di Sydney:

...simpatici pappagalli bianchi...

... murene...

... e pipistrelli di 4 kg...

E come si piu' notare dagli sguardi, farci una foto sotto non e' esattamente il massimo...

La CBD dai Botanic Gardens

... e per l'ennesima volta, l'Opera House, sempre dai Botanic Gardens.





Si ritorna verso l'albergo, e sulla strada troviamo la Biblioeca Centrale di Brisbane





A casa ci rinfreschiamo un po' e poi fuori di nuovo per cenare con Javi e Christopher (gia' incontrati a Brisbane) e Carla, una loro amica di Sydney.







Mattina seguente: ritrovatisi con l'allegra combriccola al molo 4 del Circular Quay Ferry Terminal, ci si imbarca per costeggiare la baia e sbarcare davanti allo sbocco sull'oceano



Dati i 14 Tera Bite di foto che le ha fatto, sospettiamo che Jonny abbia un debole per l'Opera House...
 Una volta lasciata la citta' il battello accellera...


e ognuno si copre come puo'...


Sbarchiamo a Watson Bay, davanti allo storico Doyles on the Wharf





Questo ristorante praticamente ha tanti anni quanto l'Australia moderna e ne vanno molto orgogliosi. Anche se non aggiornano il cartello dal 2009...

Si passeggia per i dintorni perfetti, ...



...tra spiaggette perfette ...



... aree verdi perfette...



...casette perfette...


E' tutto talmente fastidiosamente perfetto che quasi vien voglia di trasgedire alle regole e animare un po' la situazione...



Cammina cammina arriviamo ad Hornby Lighthouse




Da qua in poi la prima citta' in linea d'aria e' San Antonio del Cile...


I soliti noti si godono la vista da sotto il faro




 Si torna a Watson Bay per ammirare il paesaggio...

 ... e spararsi un fish and chips come si deve.


Traghetto, bus e via verso la prossima grande meta di Sydney: Bondi Beach, un po' la Palms Beach d'Australia


E se e' davvero dura trovare qualcuno che non sappia cos'e' Bay Watch, e' altrettanto dura trovare qualche europeo che abbia visto il suo equivalente australiano: Bondi Rescue (nel 2010 in onda su Discovery Channel prima che partissimo per l'Australia)



Ed ecco la torretta da dove si lanciava il celeberrimo...

... Anthony Carroll!! (che tutti voi ricorderete)

Ed e' proprio lui che ho appena visto uscire con gesto atletico quando scatto questa foto...

L'emozione e' proprio tanta...

Decidiamo di andare a "tastare" la temperatura dell'oceano a fine inverno... ritorneremo dopo 3 minuti.

Nel frattempo li' vicino impazza una mega gara di skatebords professionisti...


... anche se noi riteniamo che altri skaters siano molto piu' divertenti: due bambini che giocano a sfracellarsi sulla sabbia scendendo una rampa in skatebords. Ovviamente sotto l'attento occhio vigile del padre e rigorosamente in caschetto.





Foto di gruppo...



Scende la sera e torniamo al porto...



Si torna a casa stanchi ma felici: alla tv danno i mondiali di rugby, Australia-Nuova Zalanda...



Ma i pensieri sono da un'altra parte... E' l'ultima cena insieme e domani ci divideremo: Max a Alice tornano a Brisbane mentre per Jonnie, Gigliola e Daniele l'avventura prosegue ad Uluru :-)