mercoledì 13 ottobre 2010

27/09/10 - Port Elliot!!



Siccome già in Australia è facile viaggiare lavorando, gli ostelli se hanno bisogno di manodopera la chiedono ai backpackers in cambio di trasporto e alloggio gratis. E chi siamo noi per opporci alla proposta i 5 giorni gratis al mare, tra balene e foche, in cambio di 4 ore di giardinaggio al giorno?
Così la mattina ci imbarchiamo sull’immancabile autobus e si parte! (Piccola nota: qui un po’ tutti gli autisti si sentono dei piloti di linea e appena si parte prendono il microfono e danno il benvenuto a bordo, spiegando le regole di sicurezza, il viaggio, la temperatura esterna e un sacco di battute molto inglesi J)
Arriviamo a Port Elliot alla sera e ce la scorriamo tutta tra negozietti di anticaglie, fruttivendoli, librerie, negozi di bambole tradizionali e giardinetti pubblici.
In pratica è la Cabot Cove del South Australia, con lo sceriffo grasso e attempato e le vecchine che fanno la spesa col carrello, solo che la Jessica Fletcher del luogo è il gestore dell’ostello, il buon vecchio rastone biondo surfista Ben. I tempi cambiano anche a Cabot Cove.
L’ostello ovviamente è una ficata mostruosa, un edificio balneare dei primi del ‘900 che devono aprire per la stagione del surf e bisogna ultimare le ultime cosette. In pratica è ancora deserto, ci siamo noi e altri 2 o 3 ospiti. Particolare inquietante: sembra l’ambientazione di 10 piccoli indiani, con saloni deserti, caminetto spento, abitato dal gestore solo poche ore al giorno. Forse Jessica servirà davvero.

ieri...

oggi!



Sala da pranzo comune con divanetto davanti al camino. Troooopppo carino!



Saletta lettura e tv (megaschermo credo sia più appropriato anche se non si vede qui)

 Sistemiamo le nostre cosette e poi fuori a fare una passeggiata nella baia delle balene.





Qui si fa surf di brutto! Meglio cominciare a fare pratica...
Qui ce la passiamo alla grande: la mattina si lavora alacremente per sistemare l’enorme parco di 10-20 m2, mentre al pomeriggio si scorrazza per i pascoli e la spiaggia. Insomma,la stressante vita di Cabot Cove…
A proposito: qui conosciamo Craig, il geniale carpentiere che ogni giorno arriva al lavoro con birre, fuoristrada e fedele cagnone nonché Marco, Coneglianense pura razza Piave.

Lavoro!!


Fine lavoro!



Romantici...




2 commenti:

  1. Dov'è la Sig.ra Fletcher?? ce l'avevate PROMESSA!!

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  2. Che ficata!!!! Max trovami un lavoro da giardiniere che mi trasferisco li!

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