Siccome già in Australia è facile viaggiare lavorando, gli ostelli se hanno bisogno di manodopera la chiedono ai backpackers in cambio di trasporto e alloggio gratis. E chi siamo noi per opporci alla proposta i 5 giorni gratis al mare, tra balene e foche, in cambio di 4 ore di giardinaggio al giorno?
Così la mattina ci imbarchiamo sull’immancabile autobus e si parte! (Piccola nota: qui un po’ tutti gli autisti si sentono dei piloti di linea e appena si parte prendono il microfono e danno il benvenuto a bordo, spiegando le regole di sicurezza, il viaggio, la temperatura esterna e un sacco di battute molto inglesi J)
Arriviamo a Port Elliot alla sera e ce la scorriamo tutta tra negozietti di anticaglie, fruttivendoli, librerie, negozi di bambole tradizionali e giardinetti pubblici.
In pratica è la Cabot Cove del South Australia, con lo sceriffo grasso e attempato e le vecchine che fanno la spesa col carrello, solo che la Jessica Fletcher del luogo è il gestore dell’ostello, il buon vecchio rastone biondo surfista Ben. I tempi cambiano anche a Cabot Cove.
L’ostello ovviamente è una ficata mostruosa, un edificio balneare dei primi del ‘900 che devono aprire per la stagione del surf e bisogna ultimare le ultime cosette. In pratica è ancora deserto, ci siamo noi e altri 2 o 3 ospiti. Particolare inquietante: sembra l’ambientazione di 10 piccoli indiani, con saloni deserti, caminetto spento, abitato dal gestore solo poche ore al giorno. Forse Jessica servirà davvero.
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ieri... |
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oggi! |
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Sala da pranzo comune con divanetto davanti al camino. Troooopppo carino! |
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Saletta lettura e tv (megaschermo credo sia più appropriato anche se non si vede qui) |
Sistemiamo le nostre cosette e poi fuori a fare una passeggiata nella baia delle balene.
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Qui si fa surf di brutto! Meglio cominciare a fare pratica... |
Qui ce la passiamo alla grande: la mattina si lavora alacremente per sistemare l’enorme parco di 10-20 m2, mentre al pomeriggio si scorrazza per i pascoli e la spiaggia. Insomma,la stressante vita di Cabot Cove…
A proposito: qui conosciamo Craig, il geniale carpentiere che ogni giorno arriva al lavoro con birre, fuoristrada e fedele cagnone nonché Marco, Coneglianense pura razza Piave.
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Lavoro!! |
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Fine lavoro! |
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Romantici... |
Dov'è la Sig.ra Fletcher?? ce l'avevate PROMESSA!!
RispondiEliminaChe ficata!!!! Max trovami un lavoro da giardiniere che mi trasferisco li!
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